Con l'aratro a chiodo l'aratura, o meglio il dissodamento del terreno avviene con due passaggi incrociati e quindi la forma ideale del campo arato è quadrata, per minimizzare i tempi morti richiesti dalla rotazione di 180° al termine di ogni solco.
Con l'aratro a vomere e versoio non è più necessaria la aratura incrociata e gli appezzamenti si allungano, assumendo una forma leggermente arcuata per permettere il defluire dell'acqua dai solchi.
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